venerdì 3 aprile 2020

STEP #06 - Leggere e convivere col cucire

Eccoci nuovamente!

Un tempo non esistevano le catene di moda a basso prezzo, e possedere una macchina da cucire per una sarta rappresentava una grande opportunità: cuciture più veloci, più vestiti cuciti nel corso della giornata, maggiore guadagno per coloro che hanno fatto di quest'azione il proprio lavoro.

Proprio questo è il tema trattato dalla scrittrice Bianca Pitzorno, col suo recente romanzo Il sogno della macchina da cucire, della editrice Bompiani.

                                                    La copertina del libro, 2018, ed. Bompiani

Ma il romanzo di Bianca Pitzorno, come può far pensare il titolo, non si limita ad una semplice analisi dell'azione del cucire e del modo di lavorare delle sarte, bensì fornisce, tramite la vita della giovane sarta, protagonista della vicenda, un'attenta descrizione degli usi e delle dinamiche della società italiana (molto probabilmente, il romanzo è ambientato in Sardegna, regione di origine dell'autrice) degli albori del Novecento, mettendo in luce un particolare aspetto, legato proprio al "sogno" di possedere la macchina da cucire: con questo prezioso "strumento", una donna poteva dimostrare di mantenersi da sola col proprio lavoro. In quel periodo infatti, per una donna, vivere da sola significava essere guardata con sospetto, molto spesso portando ad un'accusa di prostituzione..
 La stessa Bianca Pitzorno, in un'intervista presso la sede della casa editrice Bompiani a Milano, ha ribadito questo aspetto...

Al prossimo post!

D.M


Sitografia:
  • https://www.silenziostoleggendo.com/2018/10/26/recensione-il-sogno-della-macchina-da-cucire/
  • https://www.bompiani.it/catalogo/il-sogno-della-macchina-da-cucire-9788845299032
  • http://www.sulromanzo.it/blog/perche-le-donne-sognavano-una-macchina-da-cucire-intervista-a-bianca-pitzorno  

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